Arrivare a Urupia è un po’ come entrare in contatto con un mito: una comune libertaria, un’azienda agricola biologica, ora anche una scuola libertaria. Un’utopia concreta che esiste da tanto tempo, di cui a Bologna conosciamo bene i prodotti. Vedere il posto che ospita le vigne, conoscere le produttrici è parte dell’esperienza di assaporare il vino. Come camminare sulla faccia nascosta della luna.
Ogni realtà che abbiamo visitato meritava più tempo, ma questa esigenza appare elevata all’ennesima potenza a Urupia. In pochi giorni conosciamo tantissime persone. Giorni di raccolta delle olive, per altro, intensi per le comunarde e per gli ospiti. Tanti ospiti e amici passano da Urupia, persone che sperimentano il lavoro in campagna, che cercano un’alternativa. Tanti giovani, tante donne. Studenti e videomaker, gente dei dintorni o arrivate fin da Berlino.
Il profumo del forno e dell’olio nuovo, il sole, il primo sole di questo viaggio dentro l’autunno del Sud, ma anche umidità e pioggia. Ulivi secolari, fichi d’India, cime di rapa giganti, tanti pannelli solari, panni stesi, pranzi e cene collettive, riflessioni sull’agricoltura, sull’influenza tra processi produttivi, proprietà della terra, organizzazione sociale del lavoro.
– Dopotutto, non sono un bel paesaggio – documentario a cura di Emiliano Monaco.
– http://vimeo.com/unaklar Ella Pugliese, videomaker